Inizialmente la società SAFF (che ha aperto un'inchiesta interna) era la principale sospettata, per scarsa manutenzione all'infrastruttura, ma, visto che la D.320.003 funzionava perfettamente, così come anche la E.633.110 "Tigre", l'attenzione è caduta sull'articolata.
L'origine dei malfunzionamenti era l'olio lubrificante, presente in maniera eccessiva nei carrelli.
Dopo la rimozione di una grossa quantità di olio, la E.656 è tornata a funzionare in modo ineccepibile, e l'inchiesta interna si è chiusa in pochi giorni.